Aprite la Vostra casa alle Lingue!

Incontro sempre più genitori e le famiglie che vorrebbero o hanno già intrapreso un percorso di Bilinguismo in famiglia, ma molte sono le curiosità, i dubbi, le incertezze, le paure, le insicurezze che li assalgono.

Per lavoro mi ritrovo spesso a lavorare con bambini e genitori insieme, proprio in percorsi di apprendimento condiviso di una nuova lingua e una cosa è certa, diventare una famiglia bilingue…SI PUÒ, anche se entrambi i genitori sono di madrelingua italiana.

Non esiste un metodo di bilinguismo uguale per tutti, ogni famiglia “deciderà” il proprio metodo in base alle proprie risorse e i proprio limiti.

L’importante è avere una forte motivazione, tenacia, costanza e soprattutto la consapevolezza che si sta per intraprendere un percorso non facile.

Nei genitori che incontro, avverto il timore e la paura di non essere capaci di proporre attività che abbiamo un senso e una logica per l’apprendimento linguistico del bambino e che non siano accattivanti.

Allora parte la mia “provocazione”: pensiamo bene a come abbiamo iniziato ad educare nostro figlio sin dalla nascita, a come abbiamo scelto o proposta un’attività piuttosto che un’altra, a come ci abbiamo interagito, a come abbiamo insegnato loro la nostra lingua.

Molti di questi genitori, rimangono un po’ perplessi e non riescono subito a rispondere, perché la risposta è molto più semplice di quello che si possa pensare. Il tutto è avvenuto in modo molto naturale, senza pensarci troppo, cercando di adeguare le nostre scelte al crescere di nostro figlio, condividendo con lui ogni istante e momento della giornata da piccolissimo, ed emozionandoci insieme durante ogni gioco, ripetendo filastrocche o canzoncine o semplicemente una frase che piaceva in modo particolare o che faceva ridere tutti e due a crepapelle, coccolandoli con semplici paroline. Potrei andare avanti con degli esempi ancora per molto.

Si, avete vissuto la lingua italiana quotidianamente e con costanza, nel pieno della straordinaria relazione affettiva con vostro figlio e allora perché non condividere questa stessa quotidianità in un’altra lingua?
I più mi rispondono che non si sentono didatticamente e linguisticamente pronti o competenti, e ci può stare.

Alcune tra le difficoltà più comuni riferite dai genitori riguardano, il come e quando iniziare, che approccio utilizzare all’interno della propria famiglia per rendere il tutto interessante per i figli, quali materiali o strumenti utilizzare e come.

I genitori che iniziano a pensare ad una educazione bilingue, devono stabilire e seguire un programma educativo, dove verranno riportati i modi e i tempi delle varie attività da fare in casa con i propri figli.

Inoltre dovranno sempre tenere ben in mente questi aspetti:
– l’età del bambino: prima si iniziate ad esporre vostro figlio alla nuova lingua, migliori saranno i risultati,
– la quotidianità: deve esserci una esposizione quotidiana alla nuova lingua, solo così può essere vissuta, compresa e interiorizzata,
– l’esclusività della nuova lingua, che significa che l’apprendimento non deve in nessuna maniera contemplare la traduzione da e verso l’italiano.

Quando questi presupposti son chiari ai genitori, si può iniziare a valutare come e quando iniziare questa bellissima avventura bilingue in famiglia.

Se vi riconoscete in una o più delle difficoltà sopra indicate, non vi resta che chiamarmi.

Sono nata e cresciuta in Italia, da genitori stranieri, amo diffondere e promuove il bilinguismo infantile e adulto in ambito personale, familiare, sociale, scolastico e professionale con la sensibilità di chi ha avuto la fortuna di crescere in una famiglia con alla base culture diverse.

Quotidianamente ho la conferma che ogni famiglia ha la sua formula di bilinguismo!

Articolo pubblicato in mammemarchigiane.it

Mascia Calcich

Esperta in Glottodidattica Infantile
Consulente per progetti di Bilinguismo infantile e familiare






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