La migliore scuola di lingue è…il pancione di mamma

Molto spesso mi sono ritrovata a spiegare ai genitori che il cervello di un bambino alla nascita è pronto ad imparare a parlare, non importa quante lingue…e che nelle prime settimane di vita del bambino si vanno via via a chiudere le “fossette fonologiche” dei suoni che non servono e non appartengono alla sua lingua madre.

Sorridendo poi aggiungo che…”io, però, il francese lo conosco già da quando ero nel pancione di mia madre”…e più volte alle mamme dei miei corsi in attesa del fratellino o sorellina, suggerisco di iniziare a parlare in lingua con il pancione…suscitando spesso un po’ di stupore.

Ebbene, recentemente, durante le mie ricerche e approfondimenti, mi sono imbattuta in uno studio dell’Università di Washington condotto da Christine Moon (autore dello studio e professore di psicologia alla Pacific Lutheran University di Tacoma) e Patricia Kuhl (co-autrice dello studio e direttrice dell’Institute for Learning & Brain Sciences): ancora prima di nascere i neonati iniziano ad imparare la loro lingua ascoltando le parole pronunciate dalla mamma. Inglese, francese, tedesco, spagnolo etc. non importa quale sia l’altro idioma, l’apprendimento delle lingue inizia già nelle ultime settimane di gravidanza. I meccanismi sensoriali e cerebrali infatti si sviluppano alla 30esima settimana di gestazione.

Questa ricerca ha dimostrato che i bambini nati da poche ore, sono capaci di riconoscere la loro lingua e distinguere i suoni di una lingua diversa da quelli appartenenti alla propria. Secondo gli esperti, il feto inizia ad apprendere la lingua già da quando cresce nel ventre materno durante la gestazione, quindi molto prima di quanto si pensasse finora.

Il feto è particolarmente influenzato dalle emozioni della mamma e dal suo linguaggio e i suoni vocali emessi dalle madri rappresentano un punto di riferimento fondamentale per l’apprendimento futuro delle lingue.

A tal proposito, una precedente ricerca dell’Università di Wurzburg in Germania, aveva dimostrato che i bambini nascono pronti per apprendere e sono perfettamente in grado di intuire differenze di suoni del linguaggio entro i primi mesi di vita. Finora però non vi erano prove del fatto che l’apprendimento iniziasse già in utero.

Il gruppo di lavoro dell’Università di Washington, ha esaminato 40 neonati di circa 30 ore di vita, ancora nella nursery dell’ospedale, ai quali sono stati fatti ascoltare suoni vocali della lingua madre e di una lingua straniera (come spiega Patricia Kuhl “i suoni vocali emessi dalla mamma nei suoi discorsi, sono il punto di riferimento più forte e il feto si fissa su questi”). Con un ciuccio collegato ad un computer, si è valutato il loro interesse ai vari suoni. Ebbene, i neonati succhiavano più a lungo quando ascoltavano la lingua straniera e meno in presenza di suoni della propria lingua madre. Questa differenza di reazione, indica che i piccoli sono in grado di distinguere fra i suoni ascoltati in utero.

I ricercatori hanno quindi notato che i neonati riuscivano a riconoscere anche i suoni stranieri.

Christine Moon: “Questo è il primo studio che dimostra che il feto impara in epoca prenatale i suoni dei discorsi della lingua materna, prima dunque di quanto si pensasse”.

Allora mamme, non ci resta che seguire il consiglio dei ricercatori: parlare ai bambini non solo dai primi mesi di vita, ma anche quando sono nel pancione, e anche in una seconda lingua!

Bibliografia: Rivista Acta Paediatricail

Questo articolo è stato pubblicato il 01 Marzo 2017 nel portale www.mammeancona.it

A presto,

Mascia

 






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